Perché
Sports Vision
Vittorio Roncagli,
Optometrista, FAAO, Presidente EASV
Sports Vision
è un settore che si presta ad un approccio multidisciplinare
per la valutazione ed il trattamento dei disturbi visivi di persone
che praticano attività sportiva, sia agonistica che amatoriale.
Grazie alla
sua innovatività ed al grande numero di persone che praticano
attività sportiva, Sports Vision offre ampie possibilità
di coinvolgimento professionale trattando aspetti spesso trascurati.
Nella relazione
introduttiva al congresso vengono illustrate le principali motivazioni
di Sports Vision. A supporto di tali motivazioni, vengono riassunte
le esperienze effettuate durante le ultime Olimpiadi ed il lavoro
con atleti professionisti di varie discipline sportive.
Il Vantaggio
Visivo per la Massima Performance Atletica
Paul Harris,
O.D., FCOVD, FACBO
(fotografia Congresso n.2)
La visione è
il processo dominante nellessere umano. La visione consiste
nel trarre significato e direzione di una azione a seconda di come
viene scatenata dalla luce. Superficialmente, lo sport sembra essere
un test volto a determinare chi sia il più veloce, scattante,
potente, agile o più dotato fisicamente. Tuttavia la differenza
fra la superstar e un atleta medio sta quasi sempre nelle loro differenti
abilità visive, non in qualche attributo fisico. Il Dr. Harris
presenterà le sue ricerche su come lavorare con gli atleti
per aiutarli a guadagnare quel margine ulteriore che permetta loro
di ottenere il massimo.
Verranno presentati
i 4 cerchi di Skeffington come base per comprendere in che modo
il Dr Harris lavori con gli atleti. Tutti i quattro cerchi, anti-gravitazionale,
centraggio, identificazione e sotto-processi verbali uditivi, sono
critici per la performance di un atleta. La relazione tra spazio
e tempo verrà discussa in termini visivi e di performance
sportiva.
Quali sono i
segnali di un atleta che può esere aiutato?
1. Performance
variabile mostra sprazzi brillanti
2. Rende
meno sotto stress
3. Rende
di più quando la squadra è molto in vantaggio
o molto in svantaggio, ma non quando i punteggi sono vicini
o negli ultimi minuti di gioco.
4. Sa
cosa deve fare ma non riesce a metterlo in atto durante la gara
5. Va
benissimo durante gli allenamenti ma produce una scarsa performance
in gara
6. Pensa
troppo durante la gara, non riesce ad inserire il "pilota
automatico"
Sports Vision
- Il Passato
1. Acuità
visiva
2. Lenti
a contatto
3. Occhiali
protettivi
4. Esami
statici nel solo sguardo primario
5. Management
degli infortuni con lo sports vision demergenza
Sports Vision
- Il Presente ed il Futuro
1. Test
qualitativi
2. Sottili
differenze, appena individuabili
3. Discriminazioni
spaziali Brock String, Space Board
4. Condizioni
dinamiche
5. Posture
variabili
6. Comprendere
lo sport
7. Visualizzazione,
immaginazione visiva, pratica attraverso locchio della
mente
VT per l'altleta
1. Completare
il curriculum BABO VT-1 dall'inizio alla fine per stabilire un buon
fondamento sul quale lavorare
2. Svolgere
un estensivo training training di visualizzazione, immaginazione
visiva, pratica di visualizzazione guidata
3. Aggiungere
attività specifiche di sport e posizione e offesa/difesa.
4. Rifare il
VT-1 ad un livello più elevato
5. Attività
aggiuntive
A. Billy Board
B. Fitter
C. Mini trampoline
Esempi di casi
specifici
Per dimostrare
i principi discussi sopra, il Dr Harris presenterà diversi
atleti coi quali ha lavorato dall'inizio alla fine. Questi includeranno
atleti del basket, baseball, drag strip, automobilismo e golf.
Come Usare
Sports Vision nel Nostro Ambulatorio Optometrico
Rob Rosenbrand,
Optometrista, Direttore Professional Services Bausch & Lomb
Olanda
(fotografia Congresso n.3)
Questa relazione
sarà incentrata sul management dello sports vision all'interno
dell'ambulatorio optometrico. Dopo i Bausch & Lomb Olympic Vision
Centres sono stati sviluppati dei programmi di sports vision per
gli specialisti della vista nei Paesi Bassi. Un network di circa
50 specialisti visivi ha usufruito di sports vision come strumento
per distinguersi dai normali ambulatori optometrici. In questa relazione
si chiarirà l'uso della batteria adattata di Test Olympic
Vision e dell'implementazione del PR.
Respiro,
la Porta verso la Performance: Raggiungere il Proprio Massimo Attraverso
il Biofeedback Respiratorio
Erik Peper,
Ph.D., Full-Professor San francisco State University
(fotografia Congresso n.4)
Gli atleti migliorano
la propria performance, raggiungono il loro massimo personale e
si rigenerano mediante il biofeedback respiratorio. Il biofeedback
monitorizza e fornisce una diagnosi dei modelli di respirazione
non funzionali che interferiscono con la performance. Viene utilizzato
per educare e ri-allenare gli atleti verso una performance più
efficiente. E' in discussione il ruolo di respirazione funzionale
contro non-funzionale e le strategie per implementare le tecniche
di respirazione per una performance ottimale (es. ciclismo, immersioni,
tiro a bersaglio) e per la rigenerazione (es. recupero dopo una
gara estenuante e la convalescenza dopo un infortunio).
La Performance
Visiva nel Golf e nel Tiro a Bersaglio
Bradley Coffey,
O.D., Full-Professor Pacific University College of Optometry
(fotografia Congresso n.5)
Supervisore
clinico di terapia visiva ed è coinvolto nel management di
pazienti affetti da strabismo.
Sono necessarie
diverse abilità visive per essere costanti nella localizzazione
dei target e per mettere in buca. Questo corso è studiato
come introduzione per l'optometrista a numerose di queste abilità,
per stabilire la loro importanza nel golf e nel tiro a bersaglio
ed i metodi di valutazione e potenziamento raccomandati. La maggior
parte delle tecniche descritte nel corso possono facilmente entrare
a far parte della pratica di cure elementari.
Sott'acqua
o sui ghiacciai, lo sport può fare a meno delle lenti a contatto
?
Luigi Lupelli,
Optometrista, Istituto Superiore di Scienze Optometriche di Roma,
Istituto "De Amicis" - Scuola di Ottica Roma
(fotografia Congresso n.6)
Più della
metà degli adulti nel mondo occidentale pratica almeno uno
sport con una certa regolarità. Molti di quelli che hanno
necessità di una correzione ottica si trovano a svolgere
la loro attività in situazioni ed ambienti in cui sia gli
occhiali che le lenti a contatto convenzionali non paiono di pratica
utilizzazione. Tra questi sport possono essere inclusi, tra gli
altri, quelli acquatici e quelli d'alta montagna. In questo lavoro
verranno prese in considerazioni delle situazioni limite in cui
le lenti a contatto vengono usate per ottenere dei record di profondità
in apnea e per scalare la vetta del monte Aguja Nevada della Cordillera
Blanca delle Ande. I risultati hanno messo in evidenza che le lenti
a contatto non solo si possono utilizzare anche in ambienti apparentemente
ostili, ma risultano estremamente funzionali al fine di ottenere
performance sportive più elevate.
Ruolo dell'Oculista
nello Sports Vision: Screening Oftalmologico in Gruppo di Giovani
Tennisti
Antonella Godano,
Medico Oculista e Antonello Pizzino, Medico Oculista
Casa di Cura
Villa Regina (Bologna) (fotografia Congresso
n.7)
L' opportunità
della presenza dell' oftalmologo nell' equipe multidisciplinare
nasce dalla costatazione personale che un numero considerevole di
atleti del gruppo di studio non aveva mai effettuato una visita
oculistica unita alla consapevolezza che circa l'80% delle informazioni
sensoriali che permettono all' uomo di interagire con il mondo esterno
pervengono al cervello dal canale visivo.
Pertanto una
visione buona ed efficiente permette allo sportivo in generale ed
al tennista in particolare, una maggiore rapidità di riflessi,
una più veloce coordinazione occhio-mano ed occhio-arti inferiori.
Nell' accertamento oculistico oltre alaa integrità anatomica
e funzionale dell' occhio ed al canonico esame del visus non bisogna
tralasciare, in questo contesto altre caratteristiche della visione
stessa. E' utile ricordare la sensibilità la contrasto, cioè
la capacità di discriminare un oggetto a diverse illuminazioni;
la velocità di accomodazione, cioè la capacità
di variare la messa a fuoco di un oggetto da lontano a vicino nell'unità
di tempo; la stereopsi, la motilità oculare, la fusione ecc..
Pertanto il ruolo dell' oculista é sia quello generico di
prevenire le patologie oculari, sia quello di accertare i difetti
di refrazione come miopia, ipermetropia di astigmatismo e di volta
in volta correggerli in modo adeguato ( ad esempio con lenti a contatto),
sia quello di accertare le più complesse funzioni oculo-cerebrali.
Non ultimo e trascurabile compito é quello terapeutico per
eventuali traumi specifici del settore, come quelli da palla da
tennis del tutto caratteristici e responsabili, a volte di gravi
danni visivi.
Traumi Oculari
nello Sport
Antonella Godano,
Medico Oculista e Antonello Pizzino, Medico Oculista
Casa di Cura
Villa Regina (Bologna) (fotografia Congresso
n.8)
L'incidenza
dei traumi oculari nello sport è statisticamente alta: 35.000
cittadini negli Stati Uniti ogni anno vittime di traumi oculari
nell' esercizio di attività sportive e ricreative. Percentualmente
il baseball incide per il 24%, il basket per il 12%, il tennis e
squash per il10% ed il football per 7%. L'autore enumera nella relazione
gli sport implicati dividendoli in sport con racchetta, sport con
palla grande, sport con mazza, sport da combattimento ed altri;
valutando di volta in volta il trauma oculare dovuto al colpo del
proiettile, della racchetta, della mazza o allo scontro fisico dei
giocatori. Si considerano in seguito i fattori responsabili del
danno oculare, in particolare esposizione oculare e punto d' impatto,
direzione della via di accesso, energia cinetica del proiettile
e sua malleabilità. In ultima analisi vengono esposti le
varietà dei traumi oculari possibili nello sport dividendoli
in traumi perforanti, traumi contusivi del segmento anteriore, traumi
contusivi del segmento posteriore, fratture orbitarie. In fine si
segnalano le condizioni predisponenti ai traumi oculari, la prevenzione
e le protezioni oculari.
Occlusione
Dentale e Disturbi Visivi
Andrea Pelosi,
Medico Odontoiatra (fotografia Congresso
n.9)
L'aspetto posturale
e il suo equilibrio statico e dinamico hanno focalizzato in questi
ultimi tempi l'attenzione di diversi specialisti per un'analisi
da un punto di vista multifattoriale . E ormai acquisito che problemi
dell'apparato stomatognatico determinano disfunzioni cinetiche che
conducono alle ben note patologie di tipo discendente e ascendente.
Il determinante ruolo della funzione visiva nellambito della
postura è stato sollevato già da alcuni decenni da
Harmon e successivamente approfondito da numerosi autori. Nonostante
labbondante numero devidenze cliniche e dalcune
conferme sperimentali, le applicazioni cliniche interdisciplinari,
sia diagnostiche siano rieducative, sono ancora molte poche. Purtroppo
però è stato trascurato il trattamento di quei disturbi
dorigine funzionale, in particolare quando le cause non sono
attribuibili ad un solo specifico distretto anatomico. Note sono
anche molte correlazioni fra sistema visivo e sistema motorio ed
ampiamente dimostrato è il ruolo della funzione visiva, ed
in particolare del campo visivo paracentrale e periferico, nel mantenimento
dellequilibrio, nella deambulazione e nella coordinazione
motoria. Nonostante le molte evidenze cliniche e conferme anatomo-funzionali,
il ruolo della funzione visiva nella rieducazione posturale è
stato limitato. In alcuni portatori docchiali correttivi pur
riequilibrati da un punto di vista chiropratico, odontoiatrico,
podalico, ortopedico, non risultava regressione stabile della maggior
pane delle patologie che li avevano condotti alla nostra osservazione
per cui abbiamo aggiunto un'indagine oculistica, per verificare
quanto l'afferenza visiva potesse incidere sulle efferenze motorie
in questi pazienti. In tutti quei pazienti in cui è stato
evidenziato il cambiamento posturale e occlusale con e senza occhiali,
lesame visivo funzionale ha dimostrato che era presente, in
grado variabile un decentramento della binocularità delle
lenti correttive con conseguente scompenso dellequilibrio
binoculare La presente trattazione se da una parte apre orizzonti
nuovi a coloro che considerano il corpo nella sua globalità
vuole soprattutto suggerire prudenza. Prima di intraprendere metodiche
quali il lavoro ortodontico o il molaggio selettivo, che modificano
definitivamente l'anatomia dei denti, è necessario a nostro
avviso valutare tutte le afferenze, tra queste afferenze consigliamo
di porre particolare attenzione a quelle visive che secondo la nostra
esperienza clinica sembrano rivestire un ruolo di primo piano per
un gran numero di patologie posturali e sistemiche, ben oltre i
semplici disturbi astenopeici già citati dalla letteratura.
Riflessi
Posturali e Problematiche Oculomotorie
Alfio Caronti,
Dr. Chiroprata (fotografia Congresso
n.10 )
Il termine postura
è sinonimo di globalità. La Posturologia, che ne è
la scienza, ha in questi anni aperto le porte per una rivalutazione
delle sintomatologie di natura prevalentemente locomotoria, che
prima d'ora hanno trovato risposta solo nella fatalità. A
Neurochirurghi, Ortopedici e Fisiatri, si sono aggiunti (in ordine
cranio/caudale) Oculisti, Otorinolaringoiatri, Vestibologi, Dentisti,
Chiropratici, Osteopati, Fisioterapisti, Naturopati, Podologi e
molti altri, per ribadire l'importanza nella postura dei territori
corporei di loro competenza. Come non dare loro ragione. Qualunque
operatore tra quelli elencati, e non solo loro, agendo sul corpo,
agisce sulla postura, senza saperlo. Il problema è però
sempre lo stesso. Come fa uno specialista a sapere se sta curando
la causa oppure gli effetti? Otto anni di collaborazione con diverse
Federazioni Sportive e in particolare con la Commissione Ricerca
e Commissione Medica della Federazione Sport Invernali, ci hanno
consentito di venire a contatto con problematiche posturali diverse.
Questa esperienza ci ha dato l'opportunità di lavorare con
atleti di livello mondiale, e di monitorare nel tempo la loro postura,
indipendentemente dalla presenza o meno di sintomatologie dolorose.
Gli atleti venivano valutati posturalmente in modo globale con test
Chinesiologici e Chiropratici e con l'ausilio di una pedana per
misurazioni stabilometriche e posturometriche. Gli esami erano eseguiti
in statica e in dinamica, simulando il gesto motorio dell'atleta,
prima a corpo nudo e successivamente facendo indossare all'atleta
i suoi attrezzi sportivi (Casco, occhiali, guanti, tuta, scarponi,
ecc.) Le afferenze visive, stomatognatiche, vestibolari, struttali
e podaliche erano prese in esame da ogni singolo specialista e valutate
nella loro globalità con tests di Chinesiologia Applicata,
per verificare la corretta o incorretta organizzazione neurologica
dell'atleta. In questo modo è stato possibile mettere a punto
dei tests di Chinesiologia che in poco tempo ci consentono di capire
se l'atleta in esame è in grado di offrire una motricità
di lusso (melodia cinetica) oppure no. A questi tests è stato
dato il nome di "Riflessi Posturali". I Riflessi Posturali evidenziano
il grado di inibizione nervosa che si mette automaticamente in atto
sulle catene muscolari, ogni qualvolta noi carichiamo un'articolazione
dell'asse portante. Nella fattispecie, piedi, caviglie, ginocchia,
bacino, rachide, ecc. I tests ci avvertono dell'integrità
o meno dell'articolazione e se siamo in presenza o meno di perturbazioni
proprio/e/o/esterocettive. La relazione che verrà presentata
in occasione del Congresso dell'Accademia Europea di Sports Vision,
prenderà in esame in modo particolare i Riflessi Posturali
e l'Oculomotricità.
La Visione
Sott'acqua
Silvano Abati,
Dr. Fisica
Giancarlo Montani,
Optometrista (fotografia Congresso n.11,
12)
La visione sott'acqua
presenta modificazioni che alterano la normale percezione visiva.
Nella presente relazione vengono prese in esame le variazioni subite
a livello dell'acuità visiva, della percezione delle distanze
e dimensioni delle immagini. Vengono altresì considerate
le alterazioni dovute alle caratteristiche dell'acqua che si manifestano
con immagini a minor contrasto, poco luminose e con colori alterati.
Si prendono inoltre in considerazione le caratteristiche che una
maschera subacquea o una lente a contatto dovrebbero garantire al
fine di ottenere i migliori risultati visivi.
Metodiche
di Chirurgia Refrattiva
Andrea Penso,
Medico Oculista (fotografia Congresso
n.13)
Vengono descritti
i principali interventi chirurgici delle varie ametropie, tra questi
i principali sono:
- Ipermetropia
: Fotocheratectomia ipermetropica con laser eccimeri e lasik ipermetropica;
- Astigmatismo
: Incisioni corneali astigmatiche, fotocheratectomia astigmatica
con laser eccimeri;
- Miopia: Cheratotomie
radiali, Fotocheratectomie miopiche con laser eccimeri, Lasik miopica.
In
questa relazione si sottolinea l'importanza della valutazione psicologica
e funzionale del paziente candidato all'intervento. Vengono messe
a confronto due tecniche per la correzione della miopia elevata
: lansectomia con impianto di lente intraoculare e PRK miopica.
Infine una valutazione di tutti gli aspetti refrattivi e clinici
della fotocheratectomia miopica con laser eccimeri.
Osteopatia
e Visione
Mauro Fornati
Dr. Osteopatia (fotografia Congresso
n.15)
Lenti Filtranti
e Sport
Silvano Abati,
Dr. Fisica
Alessandro Farini,
Dr. Fisica (fotografia Congresso n.14)
L'utilizzo di
lenti filtranti può risultare di fondamentale importanza
per il miglioramento delle prestazioni in molti sport, grazie alla
possibilità che tali lenti offrono di selezionare determinate
lunghezze d'onda. Contemporaneamente le lenti filtranti permettono
una protezione dei mezzi oculari, nel caso di sport all'aria aperta
(si pensi alla vela o all'alpinismo), che può offrire una
lunga conservazione delle capacità visive. Se, ad esempio,
è nota l'importanza in campo sportivo della sensibilità
al contrasto (Verzella e Roncagli) resta solo da sottolineare che
il taglio delle lunghezze d'onda più diffondenti può
aumentare il contrasto di una scena, in particolare quando la scena
risulta essere illuminata da una sorgente luminosa con un alto contenuto
di luce blu (quale il nostro cielo).
Vengono mostrate
e commentate a tal proposito le curve di trasmittanza degli occhiali
usati nello sport, evidenziandone vantaggi e svantaggi. D'altro
canto anche la polarizzazione può risultare molto utile,
viste le sue proprietà di eliminazione dei riflessi. Anche
il danno che i riflessi possono provocare nelle competizioni sportive
( si pensi ad esempio al rally e al ciclismo) è ben noto.
Non si deve pensare di riservare queste considerazioni all'attività
all'aperto. Un giocatore di biliardo potrebbe avere necessità
(in particolare in sale da gioco illuminate con lampade fluorescenti)
di una tenue colorazione anti diffondente, oltre che di un trattamento
antiriflesso nel caso di problemi di ametropia. Di tutte queste
considerazioni vengono anche illustrate le basi fisiche e i campi
di applicazione sportivi. Viene infine discusso, tramite alcuni
dati sperimentali, l'eventuale miglioramento di sensibilità
al contrasto dato da lenti da sport.
Un ringraziamento
particolare ad Antonio Madesani Moderatore della seconda giornata
di relazioni (fotografia Congresso n.16) |