Accomodazione:
Concetti, valutazioni e strategie di trattamento per il terapista
Focalizzando l'accomodazione
Il volume affronta in maniera esauriente l'argomento dell' accomodazione, spaziando dai concetti, alla valutazione e arrivando alle strategie di trattamento.
Non manca un chiaro riferimento alla terminologia anatomica e fisiologica, un interessante capitolo sulla relazione tra alcuni farmaci da banco ed il sistema accomodativo, un approfondimento sulla presbiopia e sul rapporto tra visione ed intelligenza, ed in conclusione le apprezzatissime appendici che spiegano le procedure da utilizzare.
Autori:
Kathe Kennedy COVTT
Anne Barber OD
Bobby Mansfield
Sarah Cobb
Emily Bradley Lyons |
DEFINIZIONE
DI ACCOMODAZIONE
Un
terapista che considera il completo significato della parola accomodazione
è sulla buona strada per rendersi conto del potere della
sua funzione nel trasformare la visione.
"Accomodazione
si riferisce ad un cambiamento nel potere diottrico della lente
cristallina dellocchio per ottenere una nitidezza accettabile
delloggetto che si sta guardando... Lentità del
cambiamento sarà in relazione alla necessità individuale
al fine di ottenere significato" (Linda Sanet OEP Vision Therapist
Vol. 33 No. 4/1992).Accomodazione (accomodare v. ad + commodare,
adattarsi) N. 1. Un adattamento; aggiustamento 2. Riconciliazione
di differenze 3. Disponibilità a fare favori o servizi 4.
Un aiuto o convenienza ...7. lauto-aggiustamento della lente
dellocchio per mettere a fuoco oggetti a varie distanze .....
(Webster New World Dictionary).
IL
CAMBIAMENTO È IN RELAZIONE ALLA NECESSITÀ DELLA
PERSONA DI OTTENERE SIGNIFICATO
Laggiustamento
e il controllo della meccanica del sistema accomodativo è
spesso inafferrabile perché il suo generatore ha sede nel
sistema nervoso parasimpatico o involontario. (Come per il battito
cardiaco, abbiamo meno controllo sulla sua attività). Consideriamo
il concetto riportato nella prima definizione che lentità
del cambiamento nellaccomodazione è in relazione
alla necessità della persona di ottenere significato. Ci si potrebbe chiedere: quanto è cosciente la nostra consapevolezza
di questa necessità di significato?
Lo
stress gioca un ruolo preminente nel determinare questa consapevolezza.
Lo stress può essere in origine sia positivo che negativo
e ha il potere di cambiare il modo in cui ci sentiamo, sia a livello
conscio che non. La biochimica dello stress tende a riordinare
le nozioni preconcette e ci mette in contatto con le nostre emozioni
e i processi del pensiero. Lo stress e la nostra reazione ad esso
ci dà motivazione per cambiare e cercare nuovo significato.
Un terapista efficiente vorrà conoscere bene questi fattori
di motivazione per creare questa ricerca di significato. Qualche
volta usiamo lo stress di confusione per sollecitare il sistema
nervoso a creare uno stato di recettività per nuove esperienze.
Il
training della consapevolezza accomodativa è uno strumento
potente per insegnare a un paziente come monitorare il sofisticato
e intricato sistema di elaborazione del corpo. Noi creiamo
la nostra realtà dalla interpretazione delle nostre
esperienze nel mondo dello spazio illuminato. Per esempio, un
paziente scopre attraverso una lente sciolta che mire più
piccole appaiono e si percepiscono più vicine e che mire
più grandi si percepiscono allontanate cosa che è
in contrapposizione con le esperienze precedenti nello spazio
reale. Noi lo chiamiamo fenomeno SILO. Questo sconcertante paradosso
può causare alla persona il problema di cosa sa
essere vero in più aree che non il semplice spazio che
elabora attraverso una lente in sede di training. La stessa confusione
può sorgere quando un paziente scopre che la spirale del
rotator può apparire con lapice dl cono sia verso
linterno che verso lesterno a seconda di dove egli
fissa lattenzione. Due persone potrebbero vedere la stessa
mira con risultati diversi ed entrambi sarebbero corretti. Queste
illusioni servono allo scopo di presentare un problema da risolvere
il quale richiede che la persona cerchi nuove interpretazioni
dello spazio.
ACCOMODAZIONE
E ASSIMILAZIONE
Jean
Piaget, psicologo dellevoluzione e ricercatore, usa due
termini importanti, accomodazione e assimilazione nella
sua teoria dellintelligenza. Deve esistere un delicato equilibrio
e interattività tra accomodazione e assimilazione perché
lorganismo sia pronto per il cambiamento. Mentre laccomodazione
riguarda come una persona si adatta per adeguarsi allambiente,
lassimilazione ha a che fare con il cambiamento dellambiente
per adattarlo a se stessi.
Labilità
di un terapista di trasmettere un modello meccanicistico e umanistico
di accomodazione è unarte di comunicazione personalmente
elaborata. La presentazione di questo modello fluttuerà
costantemente a seconda dellinterazione tra terapista e
paziente. Una pratica optometrica completa può richiedere
che il terapista passi da un soggetto in età prescolare
a un presbite, ad un adolescente, o ad un soggetto con danno cerebrale,
il tutto nellarco dello stesso pomeriggio. È importante
ricordare che il ruolo del terapista è quello di predisporre
le condizioni perché abbia luogo lapprendimento.
Noi dobbiamo costruire la base per lassimilazione. Il paziente,
attraverso larousal e la motivazione, cambia se stesso o
accomoda, per ottenere il maggior significato possibile dallambiente.
FARMACI
DA BANCO E SISTEMA ACCOMODATIVO
GLI
AGENTI COLINERGICI nel sistema visivo causano costrizione
pupillare, stimolazione dei muscoli ciliari e incremento dellaccomodazione.
Questo può dare come risultato uno spasmo accomodativo
che può esser doloroso.
GLI
ANTICOLINERGICI bloccano il sistema parasimpatico, e consentono
una azione simpatica più forte, che tende a provocare una
dilatazione pupillare e una diminuzione della accomodazione. Questo
rende difficile la messa a fuoco e può provocare diplopia.
Le istruzioni su queste preparazioni di solito avvertono di non
guidare o fare lavori pesanti dopo avere assunto questi farmaci.
SONNIFERI Tre tipi di farmaci sono principalmente presenti in queste
formulazioni.
1)
Molti stimolanti del sonno contengono antistaminici, che
hanno unazione anticolinergica. (Vedi sotto). Secondo Goodman
e Gilman "tutti gli antistaminici provocano effetti collaterali
in dosi terapeutiche." Viene notata visione annebbiata e
dipolopia.2
Esempi
di questi OTC sono Benadryl®, NYTOL®,
SLEEPEZE®, UNISOM®, e SOMINEX®.
2) Scopolamina (Alcaloide della Belladonna usato in
sedativi e medicazioni per controllare la motion sickness) è
un aticolinergico che dilata le pupille e indebolisce laccomodazione
(Vedi sotto).
- Bromide dilata la pupilla e causa una accomodazione anormale.
ANTISTAMINICI
Oltre
che negli stimolanti del sonno, gli antistaminici sono frequentemente
usati nel trattamento della motion sickness, per es. la Dramamina® , nei preparati per allergie come il Chlortimetron® , in quelli per il raffreddore e la tosse come il Vicks 44® e in quelli per la rinite allergica (naso chiuso). Chiunque
necessiti di una visione nitida per vicino come uno scolaro o
un orologiaio può avere problemi di visione. Gli antistaminici
dilatano anche la pupilla.
ALCALOIDI
DELLA BELLADONNA
Gli
alcaloidi della Belladonna vengono usati nelle preparazioni per
"il raffreddore", per il controllo della diarrea, e
nei farmaci destinati al trattamento dei dolori mestruali. Quando
le istruzioni avvertono sulla visione annebbiata e affermano che
è controindicato luso in caso di glaucoma ad angolo
stretto, (aumentata pressione intraoculare), si riferiscono
al fatto che una pupilla dilatata può rendere liride
talmente aperto che può innescare un attacco di glaucoma
ad angolo chiuso.
Gli
agenti ADRENERGICI provocano una dilatazione della pupilla
e una diminuzione della accomodazione. Il risultato può
essere una visione annebbiata per vicino, specialmente per il
soggetto ipermetrope.
PRESBIOPIA
- UN SISTEMA SQUILIBRATO
di
Sarah Cobb
Aspettate!
Non girate pagina. E così voi non siete presbiti e non
pensate che vi succederà di diventarlo? Avete già
cominciato a diventarlo se non siete più un adolescente.
Ho attirato la vostra attenzione? Conosco bene questo modo di
pensare
Il
dizionario di Scienze Visive (Schapero, Cline e Hofstetter, 1974)
definisce la presbiopia come:
"Una
riduzione della capacità accomodativa che si verifica normalmente
con letà e che necessita una addizione di lente positiva
per vedere da vicino in modo soddisfacente, talvolta identificata
qualitativamente dalla recessione del punto prossimo di accomodazione
oltre i 20 cm.." (Allontanamento del punto più
vicino al quale un soggetto può ancora vedere chiaramente.)
Fisiologicamente
parlando, la presbiopia comprende una perdita di tono muscolare
nel muscolo ciliare combinata con un aumento della massa della
lente - un processo che inizia prima dei 20 anni di età.
Quando il cristallino cresce, nuove fibre vengono aggiunte costantemente
alla parte più esterna, comprimendo le fibre più
vecchie. Col tempo esse diventano più compresse e indurite
con il risultato di una graduale diminuzione della risposta accomodativa.
(Vedi Fig.1)
Il
problema della definizione precedente è che la conclusione
che solitamente se ne trae è "I vostri occhi stanno
invecchiando e non cè nulla che possiate fare. Ecco,
indossate un paio di lenti positive, ed eccone un paio ancora
PIÙ positivo."
Lasciate
che ci allontaniamo da quel paradigma e che consideriamo il processo
che si sta sacrificando, laccomodazione.
Il
Volume Focalizzando lAccomodazione è inoltre corredato
da unampia appendice dedicata a varie procedure di training
accomodativo
Formato: CD-Rom Multimediale Articolo esaurito
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